Con sentenza del 20 luglio 2020, la Corte di appello di Palermo ha confermato la sentenza emessa dal Tribunale di Palermo del 29 marzo 2017 in cui veniva condannato alla pena, di anni due di reclusione (con pena sospesa) il capocantiere della CEIT impianti, per aver cagionato la morte di un lavoratore per la violazione delle norme in materia di prevenzione infortuni sul lavoro ed in specie dell’art. 19 comma 1 lettere a) ed f) del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81.